Gea -Newsletter         TABAGISMO & PFC


GEA Newsletter, n. 7Dicembre 1999 
Numero di copie: 625  
Hanno collaborato a questo numero: Comitato Roma senza Fumo, Domenico Enea, David Mocini, Franco Russo, Valentina Sciubba, Margherita Iavarone, Nicolino Rago, Piero Caporali, Massimo D'Angeli.
Direttore:
Giacomo Mangiaracina 
Mailing-List: Vincenzo Annunziata 

Sommario:  
1. Bilanci & Speranze (di G. Mangiaracina).
 
2. Policlinico senza Fumo: Si parte.
 
3
. Stampa italiana - La Repubblica: "Bussiness-contrabbando" (di G. Marino, D. Mastrogiacomo).
4. Stampa estera - The Australian: "Piu' Facile vendere sigarette ai bambini (di Simon Chapman).
5Notizie dal mondo: Armenia. Sigarette piu' care? Meno fumatori.
6. Cerchiamolo in Internet
   
Brosnan e i cartoons di Hanna e Barbera.  
7. Lettere alla Stampa: David Mocini a Barbara Palombelli.
8. Votate, votate, votate... il 
    Newsgroup non-Fumatori.
 
 

1. Bilanci & Speranze.  
Eccolo qui l'ultimo mese dell'ultimo anno del millennio. Festeggeremo, faremo quattro salti di gioia, stapperemo il miglior brut e aspetteremo... cosa? A fare il bilancio di un'epoca c'e' poco da essere allegri. Abbiamo vinto le epidemie ma siamo vinti dal Cancro e dalle crisi del sistema immunitario. Fame e patologia da voracita' continueranno a contrapporsi in un confronto grottesco, e le dipendenze mieteranno ancora vittime. Tra narcotrafficanti e Big Tobacco, la lotta sara' ancora impari senza un'insurrezione popolare. La Guardia di Finanza dovra' ancora chiudere gli occhi davanti al contrabbando che da' lavoro 
< /span> al Sud, e la Prevenzione sara' scienza priva di coscienza senza operatori preparati che portino ai giovani messaggi nuovi con metodi nuovi (date per favore un'occhiata alle esternazioni del prof. Simon Chapman contro lo strapotere governativo australiano, e al capitolo 6 di questa newsletter scaricatevi il cartoon dei Flintstones). Il ruolo di Cassandra non mi si addice. Le previsioni sono facili per chi ha lavorato una vita nel confronto diretto con i problemi di questo pianeta. E non sono rosee purtroppo. Un esempio? Provate solo a dare un'occhiata al sito dei sigarai: http://www .cigaraficionado.com/Cigar/Aficionado/people.html. Il giorno in cui riuscissimo ad avere tanta gente in bella mostra che ostenti il non fumare come delizia del corpo e della mente, potremo riparlarne. Al momento so con certezza che nel 2000 mi aspetta una montagna di lavoro. Mi sono allenato per lo sprint finale, e voglio veder crescere la "coscienza sociale" di rifiuto del Fumo, voglio gustarmi il tempo in cui medici e insegnanti scopriranno il ruolo di educatori, e non voglio perdermi lo spettacolo della sparizione delle marche di sigarette dalla Formula Uno. Ma si, crepi l'avarizia! Facciamoci gli auguri piu' speranzosi che mai. (G. Mangiaracina)


2. "Policlinico senza Fumo": Si parte con le fumatrici in gravidanza.  
E' il momento del Policlinico Umberto I di Roma nella lotta al Tabacco. Il 1 dicembre è avvenuta l'inaugurazione presso l'aula magna della Clinica Pediatrica, con predsenza del Direttore Generale (dott. Fatarella) e Direttore Sanitario (dott. Vaia) e con vistosa presenza di primari e docenti dell'Ateneo de La Sapienza. Il messaggio e' forte e chiaro: costituire un anello importante nella catena degli ospedali senza Fumo e sviluppare interventi. Obiettivo primario i medici, destinatari di una formazione specifica, contemporaneamente offrire servizi per il trattamento del Tabagismo. Una novita' e' rappresentata dal primo Centro italiano per le fumatrici in gravidanza, diretto dal prof. Domenico Enea.
"GEA Progetto Salute" avra' il compito di collaborare alla creazione dei servizi per il&n bsp;trattamento del Tabagismo e alla formazione di operatori. (D. Enea - catsmith@tin.it)
3. La Stampa italiana: Business-contrabbando: caccia ai colletti bianchi  
Nella "cupola" un manager delle aziende del tabacco.
Un'inchiesta della Dia tira a galla la rete del traffico clandestino di sigarette
di GIOVANNI MARINO e DANIELE MASTROGIACOMO
ROMA - La Dia entra nei santuari delle multinazionali del tabacco. Scopre contatti e sinergie fra inappuntabili broker, agenzie svizzere e mafie italiane -camorra e sacra corona unita - alleate per trasformare il contrabbando nella prima risorsa del crimine. L'operazione Crna-Gora, che poi sarebbe l'operazione Montenegro, racconta di come sia cresciuto, nel silenzio e nel segreto, il traffico di "bionde": alle soglie del Duemila un affare dai coinvolgimenti e dai guadagni sorprendenti. Dietro le 49 ordinanze di custodia cautelare - 28 arresti compiuti - l'indagine della Procura distrettuale barese (pm Giuseppe Scelsi) svela l'esistenza di una Cupola - sul modello di Cosa nostra - dedita a organizzare scientificamente l'import export delle sigarette. Una Cupola con agganci fin negli Stati Uniti e basi in mezza Europa.
Per la prima volta un'inchiesta sul tema-contrabbando coinvolge pure un funzionario presso una delle multinazionali del tabacco. Per la prima volta, dunque, si è vicini a capire se, nel gioco di scatole cinesi che porta la camorra e la sacra corona unita a comprare con la faccia pulita delle società di intermediazioni estere le sigarette all'ingrosso, possa celarsi una complicità da parte dei venditori. Solo il prosieguo dell'istruttoria potrà confermare o smentire questa pista. E' un argomento delicato sul quale gli inquirenti non dicono altro, nè nome, nè qualifica, nè ruolo del personaggio che sarebbe implicato.
Il blitz di ieri segue, di pochi giorni, un'altra operazione, questa volta del pool anticamorra di Napoli e della Dia campana, che tratteggiava le nuove rotte del contrabbando e metteva in evidenza i passaggi di ripulitura del capitale in Svizzera, prima di sbarcare in Montenegro dove la "Contrabbando Spa"ha la sua residenza ufficiale, i suoi magazzini stracolmi, i suoi dipendenti e persino una regolare licenza di esportazione con tanto di tasse versate dai camorristi alleati con i mafiosi pugliesi al governo locale. Napoli-Foggia-Ginevra-Bar o Zelenica e ritorno, era la tratta disegnata dalle investigazioni campane.
Nessun dubbio per chi indaga: siamo davanti a una mutazione dell'economia inquinata di camorra e sacra corona unita, a un nuovo illegale assetto affaristico dove la Svizzera è passaggio obbligato. Racconta, l'inchiesta pugliese chiamata Crna-Gora, che in questi anni c' è stato un continuo trasferimento di quattrini delle mafie verso Lugano, Chiasso e Ginevra. Gli inquirenti arrivano a stimarlo, per difetto, in 57 miliardi che sarebbero transitati per la confederazione elvetica. Senza neppure troppi accorgimenti: affidando borsoni colmi di banconote a corrieri - detti spalloni (romantico soprannome preso da un passato in cui i corrieri si caricavano sulle spalle borsoni e bisacce) - corrieri che a bordo di auto consegnavano i soldi ad uomini d'affari. Al ritmo di un miliardo alla settimana.
Riciclaggio, lavaggio scientifico di denari provento di delitti. Destinati a essere ancora investiti in sigarette ma pronti anche per finanziare altre imprese fuorilegge. Al punto che - è un sospetto degli inquirenti - una parte consistente dei proventi del traffico di sigarette potrebbe esser stata usata per armare le milizie paramilitari serbe di Slobodan Milosevic già nel '94, durante il conflitto con la Bosnia. Un'altra pista che conferma quanto sia serio l'allarme- contrabbando.
Non si sbilancia Riccardo Di Bitonto, procuratore di Bari: "Quella dei finanziamenti alle truppe paramilitari serbe è un' ipotesi d'indagine che stiamo verificando anche se non abbiamo alcun riscontro documentale". Tuttavia l'ipotesi investigativa che si intende verificare è ancor più complessa: l'esercito serbo, poche settimane prima di arrendersi alla Nato, presidiò e chiuse il porto montenegrino di Bar per stoppare il traffico di tabacchi. Lo avrebbe fatto per mettere in ginocchio l'economia del Montenegro e costringerlo a scendere in guerra contro la Nato. Una manovra non riuscita.
L'importanza dell'indagine della Procura e della Dia barese è sottolineata a Roma nel corso di una conferenza stampa tenuta dal procuratore nazionale antimafia, Piero Luigi Vigna, e dal numero uno della Direzione investigativa antimafia, generale Carlo Alfiero. Vigna sostiene che per aggredire il contrabbando "è necessaria una investigazione a carattere nazionale", una esigenza che ha prospettato anche al presidente della Commissione europea, Romano Prodi, in una lettera. Vigna sottolinea ancora che il contrabbando non offende solo le finanze dello Stato "ma la sicurezza della gente". La svolta internazionale di camorra e sacra corona unita è un allarme. Un serio allarme.
(La Repubblica, 6 novembre 1999, pag. 231)
4. Stampa estera: BusPiù facile vendere sigarette ai bambini?
di Simon Chapman, professore associato di Salute pubblica presso l’Università di Sidney e presidente di “Action on Smoking and Health” 

SIDNEY -
In Sanità Pubblica, fra le strategie per ridurre l’uso di droghe, alcol e tabacco c’è pure il controllo della domanda e dell’offerta.
La popolazione va perciò educata, in modo da rendere difficili le scelte di vita non salutari, anche attraverso le tassazioni, le limitazioni della pubblicità e i controlli nei punti di vendita. Per lo stesso motivo viene limitata la vendita di analgesici potenzialmente pericolosi chiedendo una prescrizione medica, e non permettendo la vendita di alcolici attraverso i distributori automatici. E’ dei primi di novembre un’azione del Parlamento Australiano che permetterà la vendita illegale di tabacco ai bambini. Come mai?
In pratica le licenze di vendita al dettaglio del tabacco verrebbero abolite, e si potrà ordinare direttamente alla Philip Morris o alla BAT. I motori dei furgoni saranno sempre in moto per consegnare, in qualunque momento, tutta la merce richiesta, e senza far domande. Non hai la licenza? Nessun problema. Dagli ambienti medici e salutisti è arrivata una netta opposizione, e il ministero della Sanità australiano ha proposto al governo di aumentare di 300 dollari annui il costo della licenza. L’associazione dei rivenditori al dettaglio del tabacco ha sostenuto questa proposta, rendendosi conto che la registrazione delle rivendite di tabacchi è un prerequisito per rafforzare le multe per vendita illegale. Proprio i supermercati e le stazioni di servizio sarebbero difatti responsabili dell’80% delle vendite ai minori. Ma il governo ha rigettato la cosa motivando che sarebbe un’imposta troppo pesante per i piccoli commercianti. Nessuna differenza dunque fra sigarette, pane, latte e lecca-lecca, salvo il fatto che, come ha riferito Bob Carr nel discorso di apertura del Drug Summit, “ogni settimana in Australia le droghe illecite sono responsabili di 70 ricoveri ospedalieri, l’alcol di circa 600 e il tabacco di 950”.
Insomma, se volete mettere su un banchetto per curare i calli o le unghie incarnite, il governo australiano non ha problemi a metterci sopra un’imposta di registrazione per podologi di 147 dollari. Se volete vendere alcol nel vostro ristorante, dovete fare una domanda per la licenza sugli alcolici, andare davanti al funzionario addetto, fare un corso specifico a riguardo e pagare 500 dollari di tasse varie. Se volete vendere alcolici in un pub, il governo vi prende, senza alcuno scrupolo, una percentuale annuale sulle vendite. Se volete invece vendere cerotti o gomme per aiutare la gente a smettere di fumare, dovete passare ben 4 anni nella Facoltà di Farmacia.
Se infine voleste dedicarvi alla vendita di un prodotto che uccide ogni anno complessivamente più Australiani che non cancro al seno, AIDS, suicidi, omicidi, incidenti stradali, diabete e droghe illecite tutti messi assieme, il governo ve lo ha reso più facile. Attenzione però, lo schema di “licenza negativa” comporta pure forti sanzioni disciplinari: se vendete sigarette ai bambini, rischiate una multa fino a 22.000 dollari,... ma solo se venite pizzicati 3 o 4 volte. Avete il permesso di vendere sigarette ai bambini due volte in 36 mesi, prima di beccarvi la terribile punizione di non poter vendere per due mesi, dopodiché  potete azzerare il contatore, e così via per tutta la vita.
La vendita di tabacco agli adolescenti in Australia ha un giro d’affari annuo di 100 milioni di dollari. I dettaglianti ne prendono il 16,5%; i fabbricanti il 18,5%, e il governo il 65%. Di tutto questo danaro guadagnato in modo indegno, vi aspettereste che il Governo riservi una parte per rinforzare le strategie anti-fumo: ebbene, neanche un centesimo verrà speso a tale scopo. Un venditore ambulante di gelati potrà tranquillamente vendere sigarette, senza preoccuparsi di quei controlli che, ad esempio, vengono fatti negli alberghi su eventuali clienti minorenni.
Nel frattempo, Tony Blair ha stanziato 100 milioni di sterline per il controllo del Tabagismo; l’industria dei tabacchi USA ha dovuto “espettorare” 208 miliardi di dollari, pressata dal Congresso, e l’OMS ha dichiarato la lotta al Tabagismo e alla Malaria come sue priorità.
(The Australian - 10 novembre 1999)
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NOTA REDAZIONALE: Chi volesse comunicare con il prof. Chapman puo' indirizzare la corrispondenza (in inglese) a gea@teklab.it, che provvedera' ad inoltrarla al destinatario.
5 Notizie dal Mondo - Armenia: Le avvertenze sul pacchetto e l'aumento di prezzfanno calare la vendita delle sigarette.  
Dal 1 settembre, quando la nuova legge, che introduce le avvertenze sui pacchetti di sigarette, è entrata in vigore, la domanda per tutti i tipi di sigarette in Armenia e' calata notevolmente. I prezzi per le sigarette di importazione sono cresciuti in media del 15 %. I sondaggi locali indicano che il 40 per cento dei fumatori hanno ripiegato sulle marche locali, mentre il 20 per cento ha smesso di fumare come risultato della nuova legge.
Fonte"Tobacco International", Novembre 1999.
6. Cerchiamolo in Internet  
Ed
ecco in anteprima una curiosità di fine anno, l'attore Pierce Brosnan, l'ultimo 007, pubblicizza sigarette in giappone: http://www2.gol.c om/users/ian/shamepics/brosnan.html
...E pure una cartoon-sorpresa da scaricare: i magnifici "Flintstones", di Hanna e Barbera pubblicizzano sigarette: www.teklab.it/gea. Cosa ci riservera' il prossimo millennio?
7Lettere alla Stampa: La Repubblica – 17.11.1999 pag.16  
Lo Stato non fa nulla contro il Fumo a BARBARA PALOMBELLI

GENTILE dottoressa Palombelli, ho letto con molto interesse la lettera della signora Carla Della Beffa apparsa sul numero di mercoledì 10 novembre di "Repubblica". La signora affronta un tema di grande "respiro" (è proprio il caso di dirlo) quello del rispetto e più in particolare del bisogno fortissimo del fumatore di fumare con una certa frequenza. Il fumo di tabacco è considerato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità la prima causa di morte rimovibile del mondo occidentale, producendo solo in Italia 90.000 morti/anno di cui 20.000 per cancro del polmone, una malattia rarissima negli anni in cui il consumo di sigarette non era un fenomeno di massa. Il fumo passivo è "solo" la terza causa di morte rimovibile, producendo circa 10.000 morti/anno in Italia, di cui 7.000 per malattie cardiovascolari. È interessante notare che l'eroina, nei confronti della quale si manifesta in genere un giudizio ben più negativo, provoca mediamente circa 1.000 morti/anno.
Tuttavia, nonostante la consapevolezza che chi ci fuma vicino ci sta in qualche modo accorciando la vita (e su questo non ci sono più dubbi), chiedergli di smettere o di allontanarsi è difficilissimo ed io stesso, personalmente impegnato nella lotta contro il fumo, non ci riesco. Io non ho la patologia asmatica della signora Della Beffa ed inoltre ho una bella coda di paglia per aver fumato per 20 anni; forse per questi motivi non riesco ad essere ostile nei confronti dei fumatori, che in fondo costituiscono il 30% della popolazione. Lo sono invece nei confronti dello Stato italiano, che non solo intasca con la vendita delle sigarette una cifra non indifferente, ma soprattutto non fa nulla o quasi per arrestare questa epidemia. Il numero delle donne che fumano è in aumento e segnali preoccupanti vengono dal mondo dell'adolescenza.
Le multinazionali del tabacco spendono milioni di dollari per rendere "amichevole" la loro immagine e per "conquistare il cliente". Vorrei che qualcuno mi spiegasse come sia possibile che negli ospedali o nelle scuole il fumo non sia totalmente vietato, e dove sta il senso di una sanzione di 3.300 lire per chi viola il divieto di fumare. La multa infatti è di 10.000 lire ma è ridotta ad un terzo se il reo concilia. A Singapore la multa è di 1.000.000 di lire italiane e sebbene nessuno si aspetti di risolvere il problema con i divieti e le multe, è evidente che il messaggio trasmesso da 3.300 lire e da 1.000.000 di lire è ben diverso.
Nonostante ciò, molto sta cambiando. Io ricordo personalmente che, verso la fine degli anni '70, non era infrequente vedere un medico che durante la visita del malato si accendeva una sigaretta; oggi non succede più, almeno non in quel modo così sfacciato ed indifferente.
Per quanto riguarda l'idea di costituire un'associazione che abbia la capacità di far pressione sulla politica o che possa difendere i diritti dei non fumatori, posso dirle che almeno a Roma esiste già, si chiama "Comitato per Roma senza Fumo" e ne può trovare informazioni al sito Internet  www.teklab.it/gea/comitato.htm
(David Mocini - dmocini@getnet.it)

8. Votate, votate, votate... il NG non-Fumatori.

E' iniziata la votazione per attivare il primo newsgroup (NG) italiano dedicato ai non-fumatori denominato: "it.discussioni.non-fumatori". Il manifesto completo si trova insieme alla "scheda" di voto (su "it.news.votazioni"). C'e' tempo fino&nbs p;al 22 dicembre per votare, percio' bisogna affrettarsi.
È la prima iniziativa del genere in Italia.  
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COSA FARE:
Per chi NON conosce i NG: I gruppi di discussione sono luoghi virtuali di discussione, comunicazione, scambio informazioni su un determinato tema. Ve ne sono migliaia, e trattano dalla scienza alla cucina, computer, arte e cultura. Sono come delle piazze assolutamente pubbliche e libere: chiunque può leggere, chiunque può scrivere (a meno che il testo non sia vagliato da un moderatore). Alla domanda o all'affermazione si può rispondere, avviando così una discussione potenzialmente infinita. I messaggi restano nel NG per diversi giorni; ma anche quando scompaiono, si possono trovare in un sito (http://www.dejanews.com/) che archivia per sempre tutti i messaggi di tutti i NG del mondo. Le informazioni sui NG della gerarchia it. si trovano su: http://www.news.nic.it/news-it/ http://www.news.nic.it/news-it/status.html Avendo l'accesso a Internet, seguire le indicazioni del fornitore del servizio e nel programma di posta elettronica attivare la gestione dei newsgroup (impostare i parametri dell'Account delle News; ad esempio per chi usa Outlook e si collega con Tin i parametri sono: Account=news.tin.it, Server= news.tin.it Numero porta del server=119. Quindi seguire le istruzioni di seguito, uguali per tutti.  
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Per chi conosce i NewsGroup:
Si deve sottoscrivere it.news.votazioni , collegarsi e selezionare "CFV: it.discussioni.non-fumatori " si deve scaricare il messaggio e seguire in dettaglio le istruzioni riportate. Dopo aver inviato il voto, dovrà ritornare la ricevuta di voto, altrimenti significa che non è valido. ====================================================  
VOTATE, e a PUBBLICIZZATE l'iniziativa (spargete la voce e indicatelo nei vostri siti) è molto difficile trovare 100 persone interessate che sappiano come votare.
Per informazioni, chiedete al nostro collaboratore Massimo D'Angeli - (dangelim@tin.it)
 
GEA - Progetto Salute
Via Gaeta 64
00185 Roma