Gea -Newsletter
TABAGISMO &
PFC |
Sommario:
1. Bilanci & Speranze (di G.
Mangiaracina).
2. Policlinico senza
Fumo: Si
parte.
3. Stampa italiana - La
Repubblica: "Bussiness-contrabbando" (di G. Marino, D.
Mastrogiacomo).
4. Stampa estera
- The Australian:
"Piu' Facile vendere sigarette ai bambini
(di Simon Chapman).
5. Notizie dal mondo:
Armenia. Sigarette piu' care? Meno fumatori.
6.
Cerchiamolo in Internet:
Brosnan e i
cartoons di Hanna e Barbera.
7. Lettere alla Stampa: David Mocini a Barbara
Palombelli. 8. Votate, votate,
votate... il
Newsgroup
non-Fumatori.
1. Bilanci &
Speranze.
Eccolo qui l'ultimo mese
dell'ultimo anno del millennio. Festeggeremo, faremo quattro salti di gioia,
stapperemo il miglior brut e aspetteremo... cosa? A fare il bilancio di un'epoca
c'e' poco da essere allegri. Abbiamo vinto le epidemie ma siamo vinti
dal Cancro e dalle crisi del sistema immunitario. Fame e patologia da
voracita' continueranno a contrapporsi in un confronto grottesco, e le
dipendenze mieteranno ancora vittime. Tra narcotrafficanti e Big Tobacco, la
lotta sara' ancora impari senza un'insurrezione popolare. La Guardia di Finanza
dovra' ancora chiudere gli occhi
davanti al contrabbando che da' lavoro <
/span> al Sud, e la Prevenzione sara' scienza priva di
coscienza senza operatori preparati che portino ai giovani messaggi nuovi con
metodi nuovi (date per favore un'occhiata alle esternazioni del prof. Simon
Chapman contro lo strapotere governativo australiano, e
al capitolo 6 di questa newsletter scaricatevi il cartoon dei
Flintstones). Il ruolo di Cassandra non mi si addice. Le previsioni sono facili per chi
ha lavorato una vita nel confronto diretto con i problemi di questo pianeta. E
non sono rosee purtroppo. Un esempio? Provate solo a dare un'occhiata
al sito dei sigarai: http://www
.cigaraficionado.com/Cigar/Aficionado/people.html. Il giorno in cui riuscissimo
ad avere tanta gente in bella mostra che ostenti il non fumare come delizia del
corpo e della mente, potremo riparlarne. Al momento
so con certezza che nel 2000 mi aspetta una montagna di lavoro. Mi
sono allenato per lo sprint finale, e voglio veder crescere la "coscienza
sociale" di rifiuto del Fumo, voglio gustarmi il tempo in cui medici
e insegnanti scopriranno il ruolo di educatori, e non voglio perdermi lo
spettacolo della sparizione delle marche di sigarette dalla Formula Uno. Ma
si, crepi l'avarizia! Facciamoci gli auguri piu' speranzosi che mai.
(G.
Mangiaracina)
2. "Policlinico senza Fumo": Si parte
con le fumatrici in gravidanza.
E' il momento del
Policlinico Umberto I di Roma nella lotta al Tabacco. Il 1 dicembre è avvenuta
l'inaugurazione presso l'aula magna della Clinica Pediatrica, con predsenza del
Direttore Generale (dott. Fatarella) e Direttore Sanitario (dott.
Vaia) e con vistosa presenza di primari e docenti dell'Ateneo de La
Sapienza. Il messaggio e' forte e chiaro: costituire un anello importante nella
catena degli ospedali senza Fumo e sviluppare interventi. Obiettivo primario i
medici, destinatari di una formazione
specifica, contemporaneamente offrire servizi per il trattamento del
Tabagismo. Una novita' e' rappresentata dal primo Centro italiano per
le fumatrici in gravidanza, diretto dal prof. Domenico Enea. "GEA Progetto
Salute" avra' il compito di
collaborare alla creazione dei servizi per il&n
bsp;trattamento del Tabagismo e alla formazione di operatori.
(D. Enea - catsmith@tin.it)
3. La Stampa
italiana: Business-contrabbando:
caccia ai colletti bianchi
Nella "cupola" un manager delle aziende del tabacco.
Un'inchiesta della Dia tira a galla la rete
del traffico clandestino di sigarette
di
GIOVANNI MARINO e DANIELE MASTROGIACOMO
ROMA - La Dia entra
nei santuari delle multinazionali del tabacco. Scopre contatti e sinergie fra
inappuntabili broker, agenzie svizzere e mafie italiane -camorra e sacra corona
unita - alleate per trasformare il contrabbando nella prima risorsa del crimine.
L'operazione Crna-Gora, che poi sarebbe l'operazione Montenegro, racconta di
come sia cresciuto, nel silenzio e nel segreto, il traffico di "bionde": alle
soglie del Duemila un affare dai coinvolgimenti e dai guadagni sorprendenti.
Dietro le 49 ordinanze di custodia cautelare - 28 arresti compiuti - l'indagine
della Procura distrettuale barese (pm Giuseppe Scelsi) svela l'esistenza di una
Cupola - sul modello di Cosa nostra - dedita a organizzare scientificamente
l'import export delle sigarette. Una Cupola con agganci fin negli Stati Uniti e
basi in mezza Europa.
Per la prima volta un'inchiesta sul tema-contrabbando
coinvolge pure un funzionario presso una delle multinazionali del tabacco. Per
la prima volta, dunque, si è vicini a capire se, nel gioco di scatole cinesi che
porta la camorra e la sacra corona unita a comprare con la faccia pulita delle
società di intermediazioni estere le sigarette all'ingrosso, possa celarsi una
complicità da parte dei venditori. Solo il prosieguo dell'istruttoria potrà
confermare o smentire questa pista. E' un argomento delicato sul quale gli
inquirenti non dicono altro, nè nome, nè qualifica, nè ruolo del personaggio che
sarebbe implicato.
Il blitz di ieri segue, di pochi giorni, un'altra
operazione, questa volta del pool anticamorra di Napoli e della Dia campana, che
tratteggiava le nuove rotte del contrabbando e metteva in evidenza i passaggi di
ripulitura del capitale in Svizzera, prima di sbarcare in Montenegro dove la
"Contrabbando Spa"ha la sua residenza ufficiale, i suoi magazzini stracolmi, i
suoi dipendenti e persino una regolare licenza di esportazione con tanto di
tasse versate dai camorristi alleati con i mafiosi pugliesi al governo locale.
Napoli-Foggia-Ginevra-Bar o Zelenica e ritorno, era la tratta disegnata dalle
investigazioni campane.
Nessun dubbio per chi indaga: siamo davanti a una
mutazione dell'economia inquinata di camorra e sacra corona unita, a un nuovo
illegale assetto affaristico dove la Svizzera è passaggio obbligato. Racconta,
l'inchiesta pugliese chiamata Crna-Gora, che in questi anni c' è stato un
continuo trasferimento di quattrini delle mafie verso Lugano, Chiasso e Ginevra.
Gli inquirenti arrivano a stimarlo, per difetto, in 57 miliardi che sarebbero
transitati per la confederazione elvetica. Senza neppure troppi accorgimenti:
affidando borsoni colmi di banconote a corrieri - detti spalloni (romantico
soprannome preso da un passato in cui i corrieri si caricavano sulle spalle
borsoni e bisacce) - corrieri che a bordo di auto consegnavano i soldi ad uomini
d'affari. Al ritmo di un miliardo alla settimana.
Riciclaggio, lavaggio
scientifico di denari provento di delitti. Destinati a essere ancora investiti
in sigarette ma pronti anche per finanziare altre imprese fuorilegge. Al punto
che - è un sospetto degli inquirenti - una parte consistente dei proventi del
traffico di sigarette potrebbe esser stata usata per armare le milizie
paramilitari serbe di Slobodan Milosevic già nel '94, durante il conflitto con
la Bosnia. Un'altra pista che conferma quanto sia serio l'allarme-
contrabbando.
Non si sbilancia Riccardo Di Bitonto, procuratore di Bari:
"Quella dei finanziamenti alle truppe paramilitari serbe è un' ipotesi
d'indagine che stiamo verificando anche se non abbiamo alcun riscontro
documentale". Tuttavia l'ipotesi investigativa che si intende verificare è ancor
più complessa: l'esercito serbo, poche settimane prima di arrendersi alla Nato,
presidiò e chiuse il porto montenegrino di Bar per stoppare il traffico di
tabacchi. Lo avrebbe fatto per mettere in ginocchio l'economia del Montenegro e
costringerlo a scendere in guerra contro la Nato. Una manovra non
riuscita.
L'importanza dell'indagine della Procura e della Dia barese è
sottolineata a Roma nel corso di una conferenza stampa tenuta dal procuratore
nazionale antimafia, Piero Luigi Vigna, e dal numero uno della Direzione
investigativa antimafia, generale Carlo Alfiero. Vigna sostiene che per
aggredire il contrabbando "è necessaria una investigazione a carattere
nazionale", una esigenza che ha prospettato anche al presidente della
Commissione europea, Romano Prodi, in una lettera. Vigna sottolinea ancora che
il contrabbando non offende solo le finanze dello Stato "ma la sicurezza della
gente". La svolta internazionale di camorra e sacra corona unita è un allarme.
Un serio allarme.
(La Repubblica, 6 novembre
1999, pag. 231)
4. Stampa estera: BusPiù facile vendere sigarette ai bambini?
di Simon Chapman, professore associato di Salute
pubblica presso l’Università di Sidney e presidente di “Action on Smoking and
Health”
SIDNEY - In Sanità Pubblica, fra le
strategie per ridurre l’uso di droghe, alcol e tabacco c’è pure il controllo
della domanda e dell’offerta.
La popolazione va perciò educata, in
modo da rendere difficili le scelte di vita non salutari, anche attraverso le
tassazioni, le limitazioni della pubblicità e i controlli nei punti di vendita.
Per lo stesso motivo viene limitata la vendita di analgesici potenzialmente
pericolosi chiedendo una prescrizione medica, e non permettendo la vendita di
alcolici attraverso i distributori automatici.
E’ dei primi di novembre un’azione del
Parlamento Australiano che permetterà la vendita illegale di tabacco ai
bambini. Come mai?
In pratica
le licenze di vendita al dettaglio del tabacco verrebbero abolite, e si potrà
ordinare direttamente alla Philip Morris o alla BAT. I motori dei furgoni
saranno sempre in moto per consegnare, in qualunque momento, tutta la merce
richiesta, e senza far domande. Non hai la licenza? Nessun problema. Dagli ambienti
medici e salutisti è arrivata una netta opposizione, e il ministero della Sanità
australiano ha proposto al governo di aumentare di 300 dollari annui il costo
della licenza. L’associazione dei rivenditori al dettaglio del tabacco ha
sostenuto questa proposta, rendendosi conto che la registrazione delle rivendite
di tabacchi è un prerequisito per rafforzare le multe per vendita illegale.
Proprio i supermercati e le stazioni di servizio sarebbero difatti responsabili
dell’80% delle vendite ai minori. Ma il
governo ha rigettato la cosa motivando che sarebbe un’imposta troppo pesante per
i piccoli commercianti. Nessuna differenza dunque fra sigarette, pane, latte e
lecca-lecca, salvo il fatto che, come ha riferito Bob Carr nel discorso di
apertura del Drug Summit, “ogni settimana in Australia le droghe illecite sono
responsabili di 70 ricoveri ospedalieri, l’alcol di circa 600 e il
tabacco di 950”.
Insomma, se volete mettere su un banchetto per curare i calli o le
unghie incarnite, il governo australiano non ha problemi a metterci sopra
un’imposta di registrazione per podologi di 147 dollari. Se volete vendere alcol
nel vostro ristorante, dovete fare una domanda per la licenza sugli alcolici,
andare davanti al funzionario addetto, fare un corso specifico a riguardo e
pagare 500 dollari di tasse varie. Se volete vendere alcolici in un pub, il
governo vi prende, senza alcuno scrupolo, una percentuale annuale sulle vendite.
Se volete invece vendere cerotti o gomme per aiutare la gente a smettere di
fumare, dovete passare ben 4 anni nella Facoltà di Farmacia.
Se
infine voleste dedicarvi alla vendita di un prodotto che uccide ogni anno
complessivamente più Australiani che non cancro al seno, AIDS, suicidi, omicidi,
incidenti stradali, diabete e droghe illecite tutti messi assieme, il governo ve
lo ha reso più facile. Attenzione però, lo
schema di “licenza negativa” comporta pure forti sanzioni disciplinari: se
vendete sigarette ai bambini, rischiate una multa fino a 22.000 dollari,... ma solo se venite pizzicati 3 o 4 volte.
Avete il permesso di vendere sigarette ai bambini due volte in 36 mesi, prima di
beccarvi la terribile punizione di non poter vendere per due mesi,
dopodiché potete azzerare il
contatore, e così via per tutta la vita.
La vendita di tabacco agli
adolescenti in Australia ha un giro d’affari annuo di 100 milioni di dollari. I
dettaglianti ne prendono il 16,5%; i fabbricanti il 18,5%, e il governo il 65%.
Di tutto questo danaro guadagnato in modo indegno, vi aspettereste che il
Governo riservi una parte per rinforzare le strategie anti-fumo: ebbene, neanche
un centesimo verrà speso a tale scopo. Un venditore ambulante di gelati potrà
tranquillamente vendere sigarette, senza preoccuparsi di quei controlli che, ad
esempio, vengono fatti negli alberghi su eventuali clienti
minorenni.
Nel
frattempo, Tony Blair ha stanziato 100 milioni di sterline per il
controllo del Tabagismo; l’industria dei tabacchi USA ha dovuto “espettorare”
208 miliardi di dollari, pressata dal Congresso, e l’OMS ha dichiarato la lotta
al Tabagismo e alla Malaria come sue priorità.
(The Australian - 10 novembre
1999)
--
NOTA REDAZIONALE: Chi volesse
comunicare con il prof. Chapman puo' indirizzare la corrispondenza
(in inglese) a gea@teklab.it, che
provvedera' ad inoltrarla al destinatario.
5. Notizie dal Mondo -
Armenia: Le avvertenze sul pacchetto e l'aumento
di prezzo fanno calare
la vendita delle sigarette.
Dal 1 settembre,
quando la nuova legge, che introduce le avvertenze sui pacchetti di
sigarette, è entrata in vigore, la domanda per tutti i tipi di sigarette in
Armenia e' calata notevolmente. I prezzi per le sigarette di importazione
sono cresciuti in media del 15 %. I sondaggi locali indicano che il 40 per
cento dei fumatori hanno ripiegato sulle marche locali, mentre il 20 per cento
ha smesso di fumare come risultato della nuova legge. Fonte: "Tobacco International", Novembre 1999.
6. Cerchiamolo in Internet
Ed ecco in anteprima
una curiosità di fine anno, l'attore Pierce
Brosnan, l'ultimo 007, pubblicizza sigarette in
giappone: http://www2.gol.c
om/users/ian/shamepics/brosnan.html ...E pure una cartoon-sorpresa da scaricare: i
magnifici "Flintstones", di Hanna e Barbera pubblicizzano sigarette: www.teklab.it/gea. Cosa ci riservera' il
prossimo millennio?
7. Lettere alla Stampa: La
Repubblica – 17.11.1999 pag.16 Lo
Stato non fa nulla contro il Fumo a BARBARA
PALOMBELLI
GENTILE dottoressa Palombelli, ho
letto con molto interesse la lettera della signora Carla Della Beffa apparsa sul
numero di mercoledì 10 novembre di "Repubblica". La signora affronta un tema di
grande "respiro" (è proprio il caso di dirlo) quello del rispetto e più in
particolare del bisogno fortissimo del fumatore di fumare con una certa
frequenza. Il fumo di tabacco è considerato dall'Organizzazione Mondiale della
Sanità la prima causa di morte rimovibile del mondo occidentale, producendo solo
in Italia 90.000 morti/anno di cui 20.000 per cancro del polmone, una malattia
rarissima negli anni in cui il consumo di sigarette non era un fenomeno di
massa. Il fumo passivo è "solo" la terza causa di morte rimovibile, producendo
circa 10.000 morti/anno in Italia, di cui 7.000 per malattie cardiovascolari. È
interessante notare che l'eroina, nei confronti della quale si manifesta in
genere un giudizio ben più negativo, provoca mediamente circa 1.000
morti/anno.
Tuttavia, nonostante la consapevolezza che chi ci fuma vicino ci
sta in qualche modo accorciando la vita (e su questo non ci sono più dubbi),
chiedergli di smettere o di allontanarsi è difficilissimo ed io stesso,
personalmente impegnato nella lotta contro il fumo, non ci riesco. Io non ho la
patologia asmatica della signora Della Beffa ed inoltre ho una bella coda di
paglia per aver fumato per 20 anni; forse per questi motivi non riesco ad essere
ostile nei confronti dei fumatori, che in fondo costituiscono il 30% della
popolazione. Lo sono invece nei confronti dello Stato italiano, che non solo
intasca con la vendita delle sigarette una cifra non indifferente, ma
soprattutto non fa nulla o quasi per arrestare questa epidemia. Il numero delle
donne che fumano è in aumento e segnali preoccupanti vengono dal mondo
dell'adolescenza.
Le
multinazionali del tabacco spendono milioni di dollari per rendere "amichevole"
la loro immagine e per "conquistare il cliente". Vorrei che qualcuno mi
spiegasse come sia possibile che negli ospedali o nelle scuole il fumo non sia
totalmente vietato, e dove sta il senso di una sanzione di 3.300 lire per chi
viola il divieto di fumare. La multa infatti è di 10.000 lire ma è ridotta ad un
terzo se il reo concilia. A Singapore la multa è di 1.000.000 di lire italiane e
sebbene nessuno si aspetti di risolvere il problema con i divieti e le multe, è
evidente che il messaggio trasmesso da 3.300 lire e da 1.000.000 di lire è ben
diverso.
Nonostante
ciò, molto sta cambiando. Io ricordo personalmente che, verso la fine degli anni
'70, non era infrequente vedere un medico che durante la visita del malato si
accendeva una sigaretta; oggi non succede più, almeno non in quel modo così
sfacciato ed indifferente.
Per quanto
riguarda l'idea di costituire un'associazione che abbia la capacità di far
pressione sulla politica o che possa difendere i diritti dei non fumatori, posso
dirle che almeno a Roma esiste già, si chiama "Comitato per Roma senza Fumo" e
ne può trovare informazioni al sito Internet www.teklab.it/gea/comitato.htm
a>
(David Mocini -
dmocini@getnet.it)
8. Votate, votate, votate... il NG non-Fumatori.
E' iniziata la votazione
per attivare il primo newsgroup (NG) italiano dedicato ai non-fumatori
denominato: "it.discussioni.non-fumatori". Il manifesto completo si trova
insieme alla "scheda" di voto (su
"it.news.votazioni"). C'e' tempo fino&nbs
p;al 22 dicembre per votare, percio' bisogna
affrettarsi. È la prima iniziativa
del genere in Italia.
=============================================
COSA FARE: Per chi NON
conosce i NG: I gruppi di discussione
sono luoghi virtuali di discussione, comunicazione, scambio informazioni su un
determinato tema. Ve ne sono migliaia, e trattano dalla scienza alla cucina,
computer, arte e cultura. Sono come delle piazze assolutamente pubbliche e
libere: chiunque può leggere, chiunque può scrivere (a meno che il testo non sia
vagliato da un moderatore). Alla domanda o all'affermazione si può rispondere,
avviando così una discussione potenzialmente infinita. I messaggi restano nel NG
per diversi giorni; ma anche quando scompaiono, si possono trovare in un sito
(http://www.dejanews.com/) che archivia per sempre tutti i messaggi di tutti i
NG del mondo. Le informazioni sui NG
della gerarchia it. si trovano su: http://www.news.nic.it/news-it/ http://www.news.nic.it/news-it/status.html Avendo l'accesso a Internet, seguire le indicazioni
del fornitore del servizio e nel programma di posta elettronica attivare la
gestione dei newsgroup (impostare i parametri dell'Account delle News; ad
esempio per chi usa Outlook e si collega con Tin i parametri sono:
Account=news.tin.it, Server= news.tin.it Numero porta del
server=119. Quindi seguire le istruzioni di
seguito, uguali per tutti.
-------------------------
Per chi conosce i NewsGroup: Si deve sottoscrivere it.news.votazioni , collegarsi e selezionare "CFV:
it.discussioni.non-fumatori " si
deve scaricare il messaggio e seguire in dettaglio le istruzioni riportate. Dopo
aver inviato il voto, dovrà ritornare la ricevuta di voto, altrimenti significa
che non è valido. ====================================================
VOTATE, e a PUBBLICIZZATE l'iniziativa (spargete la voce
e indicatelo nei vostri siti) è molto difficile trovare 100 persone interessate
che sappiano come votare. Per informazioni,
chiedete al nostro collaboratore Massimo D'Angeli - (dangelim@tin.it)
GEA -
Progetto Salute Via Gaeta 64 00185
Roma |