Tabagismo & PFC 
 GEA-News  n. 19 - Gennaio 2001
 E-Newsletter divulgativa di GEA Progetto SaluteRiproduzione consentita citando la fonte
 completa di sito internet ed email. In collaborazione e con il patrocinio della SITAB.
 Distribuzione: 1.413 copie
 Collaborano a questo numero: M.Menna, M.D'Angeli, B.Tinghino, V.Masullo, L.Gimenez,
 L.Mangiaracina, D.Enea, M.Iavarone, S.Pietrogrande.
 Direttore: Giacomo Mangiaracina,  Mailing-List: Futur@.
 
Sommario
 
1.   EDITORIALE: Ah! Sudamerica,... - di G.Mangiaracina
2.  Posti di lavoro senza Fumo: Italia-Svizzera 0 a 1 - di V.Masullo
3.  Argentina: il Club dell'addio al mozzicone
4.  Nigeria: sigarette premio a giovani sportivi
5.  Metodi anti-Fumo a confronto - di B.Tinghino
6.  Denuncia ad Amato e Veronesi: applichiamo la legge - D'Angeli-Pietrogrande
7.  Maratona salutista a Roma
8.  Clienti in aumento per ristoratori intelligenti - di M.D'Angeli
9.  Dopo Genova: l'intervento dell'On. Giovanardi
10. Tabagismo? Non esiste. Parola di Ministero
11. Think & Win? Lettera di David Simpson, London.
12. Apprezzamenti

1. Editoriale: Ah! Sudamerica,...
di GIACOMO MANGIARACINA
Nelle canzoni di Paolo Conte riecheggiano lucidi i miti e le contraddizioni di questo immenso paese. Dalla passionalita' della milonga alle frange di poverta' estrema si passa per il debito estero colossale e per il narco-traffico. La storia del tabacco parte e ritorna in questa terra martirizzata per riaffermare come un'eco la centralita' del suo consumo nella vita sociale degli umani. Il tango argentino sopravvive immacolato con i suoi miti, la seduzione in primo piano, con stereotipi talmente vecchi da evocare curiosita' da antiquariato culturale: maschio conquistatore e femmina voluttuosa e conturbante. La sigaretta immancabile, fa da cornice e da ingrediente in questo coacervo di emozioni forti. Naturalmente fumava Carlos Gardel, il padre del tango argentino, e a dimostrazione di questo indissolubile connubio c'e' una curiosita'. Gardel mori' in un incidente aereo lasciando sgomenta una nazione e divenendo lui stesso mito. C'e' una strada intestata a lui in ogni citta', e al cimitero della Chacarita a Buenos Aires, la sua tomba e' la piu' visitata in assoluto da turisti e residenti, sempre con fiori freschi dappertutto. La sua statua si erge alta, immortalandolo giovane e sorridente. Ma c'e' una cosa che molti non sanno e che ho personalmente verificato: fra le dita della sua mado destra, appoggiata al panciotto, c'e' una sigaretta vera che qualche devoto pone e accende doviziosamente ogni giorno. Sembra che il tango e la cultura argentina perdano di significato senza quella sigaretta accesa. Per fortuna non la pensa in questo modo l'Unione Sanitaria interamericana, che ha denunciato nel 2000 circa un milione di morti dovuto al consumo di tabacco.. Ne' tantomeno la LALCEC (Lega Tumori argentina) e la Societa' Argentina di Cardiologia, con i cui rappresentanti mi sono incontrato il 18 dicembre scorso. Anche in questa parte del pianeta e' iniziato quell'ormai inarrestabile processo di consapevolezza, fatto purtroppo di primi interventi pionieristici e volontariali, ma pure di denunce e di coinvolgimento di forze in campo e fuori campo, per dare significato e consistenza alle politiche ed agli interventi per il controllo del Tabagismo. La SITAB ha espresso solidarieta' ed amicizia ai colleghi d'oltre oceano, proponendo una costruttiva collaborazione. L'atmosfera cordiale ha poi favorito la relazione umana, con simpatiche battute che hanno intercalato lo scambio di informazioni tecniche. E visto che c'eravamo, ho azzardato anche una ipotesi di rinnovato orgoglio nazionale: Gardel era talmenete intelligente che se fosse vissuto oltre, avrebbe smesso di fumare. E al posto della sigaretta, ancora una volta un fiore, rosso di passione e di amore per la vita.
 

2. Posti di lavoro senza Fumo: Italia-Svizzera 0 a 1.
di VINCENZO MASULLO
In un recente procedimento, il Tribunale di Roma ha sentenziato che il lavoroatore che soffre di una patologia che in qualche modo può essere acutizzata dal fumo passivo, deve essere tutelato a livello massimo (divieto di fumo nei locali in cui lavora). Ha anche affermato che comunque i datori di lavoro debbono installare impianti di areazione della migliore tecnologia esistente. Dunque anche chi ne è già provvisto dovrebbe rinnovare gli impianti se la tecnologia ne offre dei migliori, e per esercenti e datori di lavoro sono spese che non si possono permettere facilmente. Dunque cio' impone loro di scegliere altre strade possibili, o il divieto di fumo nel locale, o le sale per soli fumatori.
Noi spingeremo sulla sentenza del pretore di Siena, per il quale l'unico rimedio utile sia il divieto di fumare, perchè gli areatori non garantirebbero comuncque l'assenza di rischio per la salute degli occupanti.
Ove ci fossero richieste da parte di lavoratori che vogliono risolvere il problema "Fumo Passivo" nei luoghi di lavoro si potra' contattare il nostro sportello Tabagismo via e-mail, o telefonicamente l'Ufficio Legale Nazionale del Codacons: 06-3724971 o 06-3724965.
[n.d.r.]     A quanto pare gli svizzeri avrebbero gia' avviato a soluzione il problema dei posti di lavoro senza Fumo. Per richiedere la brochure "Posti di lavoro senza Fumo: Problemi? Soluzioni." composta da 14 schede, rivolgersi anche in lingua italiana a: Christine Gafner (info@at-schweiz.ch). Costo della brochure completa, Fr. 6.  Visitate anche il sito: http://www.prevention.ch/fumeeresto.htm, il cui manifesto sottostante parla da solo.

3. Argentina: il Club dell'addio al mozzicone.
Si chiama "Chau Pucho Club", letteralemte "Ciao Cicca Club", l'associazione degli ex-fumatori argentini che fanno capo alla LALCEC (Liga Argentina por la Lucha Contra El Cancer) di Buenos Aires. Questi si incontrano mensilmente per per pianificare e coordinare iniziative di sostegno per ex-fumatori, per intervenire con testimonianze nei gruppi di trattamento del tabagismo, e per fare attivismo e propaganda antifumo in occasioni speciali. L'associazione ha gia' un anno di vita e si sta dimostrando di rilevante efficacia nel quadro di una strategia globale di lotta al tabacco.
Anche in Italia sono in corso iniziative di questo genere che ci sentiamo di incoraggiare. Che in ogni regione si costituisca un'associazione di non-fumatori. A Roma si sta per costituire "Aria Pulita - Associazione Non Fumatori", ed in tutte le sessioni di terapia per fumatori si incoraggeranno i partecipanti ad aderire con un contributo minimo annuale. In questo modo l'associazione costituira' un efficace supporto ulteriore per i soggetti in post-trattamento. GEA offre a tutte le associazioni costituite la disponibilita' gratuita del sito www.nonfumatori.it, per pubblicare pagine e promuovere iniziative.
Inoltre e' disponibile una bozza di statuto che invieremo a chi ce ne fara' richiesta al seguente indirizzo: gea@teklab.it.
Ulteriori informazioni: http://www.lalcec.org.ar;
 

4. Nigeria: sigarette premio a giovani sportivi.
La Rothmans ha creato una Società Calcistica chiamata molto esplicitamente "Società Calcistica Rothmans", escogitando così un nuovo metodo per accaparrarsi i giovani. Questa Società nuoce alla lotta contro il fumo, in quanto è ben risaputo come i giovani di tutto il mondo siano appassionati al calcio e allo sport in generale.
La Società Calcistica è fornita di ogni tipo di accessori, dalle calzature ai pullman, e ci chiediamo giustamente cosa possa insegnare a giocatori e tifosi riguardo al Fumo, dato che è accertato quanto il fumo sia dannoso alla salute e comprometta la prestanza di uno sportivo. Il 23 Novembre scorso, dopo un gran battage pubblicitario c'e' stata la partita con gli Sharks di Port Harcourt Rivers State NIGERIA. I giovani naturalmente sono stati i primi ad accorrere a tifare per la squadra locale. Cio' è triste se si considera che diventeranno presto una potente e popolare Società Calcistica con un gran numero di clienti, in grado di comprare i migliori giocatori. Ovviamente attireranno ancora più giovani pronti a diventare dipendenti dalle sigarette, e una volta che avranno associato la squadra col marchio, compreranno ciecamente il loro prodotto.
E' possibile fermare questo scempio attraverso la FIFA? Non si puo' lasciare che le compagnie del tabacco attuino impunemente ogni di strategia per la conquista del mercato giovane. Deve pur esserci un modo per fermarli.
(Fonte: Globalink International Network, 27.11.00)


5. Metodi anti-Fumo a confronto.
di BIAGIO TINGHINO
Si è svolta al Monza il 18 dicembre la seconda Giornata sul Tabagismo, organizzata dalla ASL Provincia di Milano 3 col patrocinio della Regione Lombardia, della SITAB, della SIMG  e dell'Università di Milano Bicocca. Sebbene il tema scelto  fosse di taglio decisamente specialistico "Terapie di disassuefazione da fumo: modelli ed efficacia", i partecipanti sono stati numerosi e provenienti da tutto il Nord Italia. L'idea che vogliamo perseguire è quella di  organizzare due appuntamenti annuali, costituiti da una Giornata di Studio su temi specifici, di volta in volta diversi. La Tabaccologia è infatti una scienza, seppur giovane, che richiede notevoli competenze e in campi apparentemente lontani  tra loro: dalla farmacologia alla psicologia, dalla neurochimica delle dipendenze alla competenza in campo pedagogico ed educativo. La Giornata del 18 dicembre è stata l'occasione per approfondire sia gli aspetti legati alla dipendenza da fumo (K. Fagerstrom - Uppsala) che per rivedere gli aspetti farmacologici legati alla disassuefazione (E. Sabato- Brindisi), indagando sui fattori psicologici, sociali, motivazionali e di comorbidità psichiatrica che incidono sulla prognosi, argomento su cui è stata tenuta una relazione su dati di ricerca del centro antifumo di Monza (B. Tinghino - Monza). Interessante è stato, inoltre, verificare i parametri del trattamento ambulatoriale della dipendenza tabagica (G. Invernizzi - Sondrio), osservati dal punto di vista del medico di medicina generale.
E' seguita una tavola rotonda che metteva a confronto i vari modelli di intervento nella disassuefazione attualmente presenti in Italia. Gli operatori impegnati nei vari centri antifumo hanno esposto i propri metodi di lavoro: quello della Lega Italiana per la Lotta ai Tumori (A.Gamba - Milano), i GFT - Gruppi Fumatori in Trattamento (D.Enea - Roma), il piano dei 5 giorni della Lega Vita e Salute (M.Tassan- Pordenone), i corsi del Centro Antifumo di Monza (F.Zucchetta). E' stato interessante, fra l'altro, ascoltare l'esperienza delle realtà che da più tempo operano sul nostro territorio nazionale, come per esempio è nel caso della  regione Emilia Romagna, rappresentata dal Dr. M.Laezza del Centro Antifumo di Ferrara. Protocolli di intervento vari, ciascuno dei quali ha alle spalle una storia diversa, ma tutti connotati dall'esigenza di prendere in carico "globalmente" il paziente, aiutandolo a intraprendere uno stile di vita più sano e tenendo conto che il trattamento del tabagismo deve essere effettuato in modo integrato, col concorso di più competenze professionali.
 

6. Denuncia ad Amato e Veronesi: applichiamo la legge.
Inizia con toni forti la rivendicazione del 2001 sul diritto all'aria. Massimo D'Angeli, leader dei non-fumatori italiani, passa all'attacco. E con Silvia Pietrogrande, altra attivista di Venezia, ha inoltrato una lettera di denuncia al presidente Amato e al Ministro Veronesi, ma contemporaneamente anche alle associazioni per la tutela dei consumatori, ai Prefetti di Roma e Venezia, ed ai rettori delle universita'. La richiesta e' una sola, fare applicare l'attuale norrmativa che tutela la salute dei cittadini nei luoghi pubblici difendendola dal fumo passivo.
Il testo integrale della denuncia e' in linea alla pagina: www.gea2000.org/denuncia.htm.
 

7. Maratona salutista a Roma.
Dovrebbe essere tutto pronto per la prossima Maratona di Roma, ma con una novita': la maratona si fara' portatrice di un messaggio di buona salute avversando l'abitudine al Fumo.
Dopo la trasmissione televisiva su Telesalute di mercoledi' 13 dicembre scorso, alla quale avevano partecipato dirigenti e atleti della nota manifestazione sportiva per testimoniare contro l'uso del tabacco, nei prossimi giorni il dott. Mangiaracina si incontrera' con il presidente Enrico Castrucci per definire i dettagli della collaborazione sul campo. Magliette, adesivi e messaggi educativi per la prima volta faranno da protagonisti.
Sin da ora vorremmo avere una squadra con i nostri colori, a rappresentare chi non fuma. Fatevi avanti e iscrivetevi.
 

8. Clienti in aumento per ristoratori intelligenti.
di MASSIMO D'ANGELI
Lo scopo del disegno di Legge Veronesi è di tutelare la salute dei non-fumatori, perciò vuole evitare il fumo passivo in ogni luogo chiuso, ristoranti inclusi. Una radicata preoccupazione dei ristoratori, che sembra scattare automatica, è quella di veder diminuire i clienti. Ma tale preoccupazione è fondata?
SONDAGGIO DELLA CONFESERCENTI : GESTORI PREOCCUPATI
La Confesercenti (1) sostiene di si, concludendo che è "Le nuove norme antifumo emanate dal ministro [...] sono malviste dai titolari dei pubblici esercizi che le considerano come fumo. negli occhi". La loro indagine però ha un vizio pesante: è un sondaggio di opinione (le interviste sono rivolte a gestori di bar, ristoranti, pub, gelaterie) e non uno studio scientifico.
In altre parole, il sondaggio rivela soltanto quello che sostengono i gestori al momento dell'intervista, e non quello che potrebbe verosimilmente accadere al fatturato di bar e ristoranti. Al solo nominare il divieto di fumare, esercenti e commercianti si preoccupano del numero dei clienti.
Ammesso che la salute debba sottostare a tali calcoli economici, ammesso che il principio della libertà individuale debba essere violato dal bisogno altrui di nicotina, vogliamo dimostrare che le preoccupazioni dei gestori sono comunque infondate.
UNO STUDIO SCIENTIFICO AMERICANO: I CLIENTI AUMENTANO.
In tre stati degli USA è stata fatta una ricerca (2) sul numero dei clienti prima e dopo l'introduzione di divieti. Il contesto in cui hanno lavorato il dottor Stanton A. Glantz e Annemarie Charlesworth (dell'Istituto per gli Studi di Salute Pubblica - Dipartimento di Medicina, Università della California) era molto simile a quello attuale italiano: alcune conclusioni negative sul numero dei clienti venivano utilizzate per contrastare l'iter della legge contro il fumo passivo. Ma i dati hanno smentito quelle conclusioni.
Nel linguaggio scientifico un dato ha valore se, dopo complicati calcoli, è statisticamente significativo: ebbene i risultati dello studio americano indicano che "Il passaggio ai ristoranti senza fumo era associato ad un aumento statisticamente significativo delle entrate in 4 località, a nessun cambiamento in altre 4 località, e ad un significativo rallentamento della crescita (non ad una diminuzione) in una località". Il confronto con altri indici non mostrava alcuna correlazione con l'introduzione del divieto. Il turismo internazionale invece poteva restare inalterato o aumentare.
 
CONCLUSIONI
I ricercatori americani conclusero che il divieto non aveva effetti negativi nelle entrate dei gestori, anzi poteva aumentarle. Si possono utilizzare le conclusioni di questi ricercatori per il contesto italiano?  Sembra proprio di si.  E un motivo è già sufficiente: nel caso americano era introdotto un divieto al 100% (fumo vietato ovunque), mentre le intenzioni di Veronesi consentono anche la creazione di spazi per fumatori.
É interessante osservare che la Confesercenti non cerca dei dati reali (che pure gli sono favorevoli !) ma si affida a dei sondaggi di opinione (che gli sono sfavorevoli): queste opinioni sono come i pregiudizi, si alimentano da loro stesse in una reazione circolare. Tale situazione è dannosa per i commercianti e se è permesso, per 43 milioni di italiani non-fumatori.  Insomma: non ci guadagna proprio nessuno.
 
GLI ITALIANI IN ATTESA DI ANDARE AL RISTORANTE
Quando Veronesi comunicò la sua intenzione, venne aperto un forum sul sito di "La Repubblica" dove scrissero centinaia di persone, gente che non aspettava altro per poter finalmente entrare in una pizzeria senza maschera antigas, genitori con bambini, e persone semplicemente infastidite dal fumo.  Ecco uno tra i tanti messaggi: "Dopo che per anni non ho avuto la possibilità di pranzare al ristorante in una sala per non fumatori e ho dovuto sopportare l'inquinamento di maleducati commensali che affumicavano me e soprattutto la mia bambina, ben venga il diktat di Veronesi.  Se i fumatori in passato avessero avuto più rispetto e civiltà per i non fumatori, non saremmo arrivati a tanto. Se i ristoratori avessero pensato volontariamente a creare sale separate, non saremmo arrivati a tanto."
 
Infine una domanda alla Confesercenti, all'Assobar, ai ristoratori e gestori di bar: gusto e odore vanno insieme, sappiamo che gli odori dei cibi, le fragranze dei caldi dolci e dei profumati caffè sono parte integrante del piacere del gusto. Olfatto  e gusto camminano insieme: come fate a dedicare tanta ossessiva attenzione ai sapori, alla cucina, alla preparazione di un caffè, ma così poca agli odori di un locale?  Cosa c'è di più contrastante di un piatto di pasta, di una pietanza italiana, di un buon caffè, di una calda brioche, insieme all'acre odore del fumo di una sigaretta?
 
Fonti:
(1) Comunicato stampa della "Confesercenti" del 11/08/2000
(2) Jama 1999;281:1911-1918
----- Bibliografia dettagliata alla pagina: www.gea2000.org/profitti.htm
 

9. Dopo Genova: l'intervento dell'On. Giovanardi
Caro Mangiaracina,
Lei invita l'oca a bere!  Io sono perfettamente d'accordo con il Ministro Veronesi per quanto riguarda i divieti relativi al fumo passivo, problema sul quale ho presentato una proposta di legge ben prima di quella del Ministro. Mi sembra però contraddittorio che lo stesso Ministro assolva ecstasy, hashish e marijuana come se non recassero danni pesanti a chi ne fa uso e non solo a loro (per esempio per le donne incinte che fanno uso di queste sostanze). E non è neanche vero che di ecstasy e di droghe leggere non muore nessuno: anche di fumo attivo e passivo certamente non muore nessuno per pochi mesi, se il consumo di tabacco è limitato a pochi mesi: ma vorrei che il Ministro mi spiegasse gli effetti prolungati per anni dell'uso di droghe leggere e di droghe sintetiche come l'ecstasy.
Penso che alla fine siamo d'accordo, come può d'altronde rilevare anche dai miei interventi parlamentari su questo tema.
Distinti saluti.
Carlo Giovanardi
 Risponde Mangiaracina:
Caro Giovanardi,
il problema piu' urgente e' al momento quello del tabacco, a cui si attribuisce un'ecatombe in atto a livello mondiale. Ogni ritardo costituira' una inadempienza grave le cui responsabilita' peseranno prima sulla coscienza e poi sul casellario giudiziario di chi amministra. Parola mia. Provi a darci una mano.
Cordiali saluti.
Dott. Giacomo Mangiaracina

10. Tabagismo? Non esiste. Parola di Ministero.
Il sito ufficiale del Ministero della Sanita' italiano, disconosce le parole Tabagismo, Tabacco e lemmi correlati, nel motore di ricerca interno. Non c'e' nulla anche nel campo dell'Educazione alla Salute. Ad una nostra lettera di chiarimento, ci e' stato risposto cosi':
Gentile utente,
la informiamo che  il sito del Ministero della Sanità non dispone ancora di una sezione espressamente dedicata al tabagismo. Se ne parla comunque nella Relazione sullo stato sanitario del Paese 1999, pubblicata alla pagina http://www.sanita.it/sanita/bacheca/rssp99/ della Bacheca.
Per l'Educazione Sanitaria è allo studio uno specifico intervento da effettuare sul sito. Intanto, nel servizio Malinf - Malattie Infettive è attiva, dal mese di luglio del 1999, la sezione Prevenzione che tra l'altro ospita un VIDEOGIOCO "Hepatos - Una battaglia contro il virus dell'Epatite virale A" destinato ai bambini dai 6 ai 12 anni.
Infine, nei prossimi giorni verrà avviato un nuovo servizio dedicato alla prevenzione dell'AIDS. Distinti saluti
Luigi Cacciapuoti
Laboratorio Multimediale e Sviluppi Internet
Finsiel - Sanità

11. Think & Win? Appello nella nostra mailbox
Con il Dr. Patrick Sandström della Finlandia, stiamo cercando di individuare in quali paesi, fra quelli che hanno utilizzato il programma internazionale a premi "Quit & Win" (smetti e vinci) conclusosi il 31 Maggio scorso, la BAT promuove una contro-campagna promozionale di sigarette in grado di competere con "Quit & Win". Si chiama 'Think & Win'. Sappiamo che e' gia' stata messa in atto in Uganda, Malta, Romania e Russia. Se qualcuno ha informazioni si faccia vivo. Siamo interessati ad ogni dettaglio di questa campagna, come materiale pubblicitario ed oggetti promozionali.
DAVID SIMPSON, Director
International Agency on Tobacco and Health
Tavistock House, Tavistock Square
London, WC1H 9LG, UK

12. Apprezzamenti
Ho finalmente potuto visitare il sito di Gea2000 perchè Babbo Natale mi ha portato il computer nuovo. Mi è piaciuto molto: è interessante, ricco di spunti e informazioni ed anche bello esteticamente ! Complimenti! E' una realtà di cui mi sento partecipe, anche se solo come debitrice, e ne sono fiera .Cordiali saluti,
Rosa Parronchi
La signora Parronchi e' una fra i corsisti di "Internet NO Smoke" (circa 40 ogni anno) che hanno concluso efficacemente il programma anti-Fumo via internet. Lo staff di GEA invia a Rosa, e a quanti ce l'hanno fatta a liberarsi dalle sigarette, un augurio speciale per una "Vita a Colori".

"Il Tabacco è la droga delle pari opportunità per eccellenza:
uccide adulti, bambini e non-fumatori." 
di Michele Wronski
Wachusett Board of Health Tobacco Program Holden, MA  USA
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