Il
Fumo Al Femminile
l numero delle fumatrici
è cresciuto del 60% negli ultimi 20 anni e la quota delle
grandi fumatrici, che consumano più di 20 sigarette al giorno,
si è addirittura triplicata.
Alcuni studiosi vedono il fumo femminile come una sorta
di ripiego, un'azione compensativa per le donne non appagate
sessualmente che facilmente diventano fumatrici accanite.
Con il fumo questi desideri sono in qualche modo appagati
anche perché la nicotina in piccole dosi è eccitante mentre
in alta concentrazione deprime anche le necessità sessuali.
Nei monasteri di clausura del XVI secolo si davano ai giovani
novizi grandi quantità di tabacco al fine di ottenere una
specie di assopimento dei desideri sessuali. Sul fumo femminile
ha notevolmente influito il movimento di liberazione della
donna quando, già nel XIX secolo, le suffragette incominciarono
a fumare in pubblico a scopo dimostrativo. Nei periodi successivi
ci furono divieti severi per il fumo delle donne, ma nel 1940,
in periodo bellico, le sigarette divennero per tutti un'arma
contro il grande stress e crebbe il consumo di sigarette.
L'emancipazione femminile e la rivoluzione sessuale che vennero
in seguito, portarono all'introduzione della pillola anticoncezionale
e al costante aumento delle donne fumatrici, nonostante i
maggiori rischi causati proprio dall'associazione tra il nuovo
metodo ormonale di controllo delle nascite e il fumo.
L'egemonia maschile nel tabagismo è diminuita rapidamente;
in molti paesi le teenagers fumano in
media di più dei loro coetanei maschi e per il futuro si prevede
un ulteriore crescita.
Le conseguenze sono devastanti, infatti nel periodo compreso
tra gli anni 60 e 80 il numero di morte per cancro al polmone
tra le fumatrici è cresciuto da 4 a 7 volte ed è rimasto stazionario
nelle non fumatrici. Secondo alcuni studi americani le donne
che fumano un pacchetto al giorno potrebbero avere un infarto
con un anticipo di 5,2 anni rispetto alle non fumatrici. La
nicotina nelle donna alza il rischio di ictus, addirittura
del doppio se le sigarette fumate sono più 25 al giorno Le
donne sono minacciate dal fumo nei confronti della procreazione
e della gravidanza, perché con il tabagismo viene sovente
alterato il quadro ormonale. Oggi sono state evidenziate le
patologie che colpiscono maggiormente le fumatrici, ma purtroppo
si pensa che l'elenco non sia ancora completo.
La patologia più seria è il tumore in tutte le sue manifestazioni,
cioè: il cancro ai polmoni (infatti oggi muoiono più donne
di carcinoma polmonare che di quello al seno), il cancro all'utero
(perché il fumo inibisce le difese immunitarie e facilita
la moltiplicazione di virus, come il Papova Virus, implicati
nella genesi di questa patologia); il cancro alla laringe,
alla lingua, all'esofago, alla vescica e ai reni. Naturalmente
tutte le patologie polmonari, la bronchite, l'enfisema e quelle
del sistema circolatorio sono ad alto rischio nelle donne
fumatrici, specialmente per quelle che usano la pillola come
metodo anticoncezionale Per queste fumatrici la probabilità
di morire per malattie cardiocircolatorie, come l'infarto
cardiaco, è 10 volte più alta rispetto alle donno che non
prendono la pillola e che non fumano.
Il fumo tende ad anticipare
la menopausa di 1 o 2 anni, a determinare velocemente
osteoporosi e quindi il rischio di fratture,a influenzare
la formazione di ulcere gastriche , a creare problemi di debolezza
della vescica, a inaridire la pelle con conseguente formazione
precoce di rughe.
C'è un legame fra gravidanza extra-uterina e fumo, perché
questo rischio nelle fumatrici è più alto del 40% rispetto
alle non fumatrici. Bisogna considerare i grossi danni che
le sigarette causano al feto, infatti i ginecologi sono concordi
nel chiedere l'astinenza dal fumo durante la gravidanza: i
motivi di pericolosità sono da ricercarsi nel danno ormonale,
specialmente sugli estrogeni, che il fumo determina nella
donna. Gli estrogeni influiscono sugli organi genitali femminili,
sul ciclo mestruale, ma anche sul metabolismo e sul sistema
immunitario, costituiscono insomma lo scudo ormonale della
donna, perciò quando questo viene rovinato dal fumo avviene
un calo del livello di estrogeni e aumenta la possibilità
di contrarre malattie. Le donne fumatrici che desiderano avere
dei figli devono considerare che la loro capacità di concepire
per ogni ciclo è di circa un terzo più bassa rispetto alle
non fumatrici; infatti le cellule uovo delle prime rimangono
in uno stadio immaturo con frequenza maggiore rispetto alle
donne non dedite al fumo. Alcuni studi hanno evidenziato il
rischio maggiore di morte in culla del bambino che aumenta
di 7 volte per le madri che hanno fumato un pacchetto di sigarette
al giorno durante la gravidanza. Il fumo in gravidanza è stato
messo in relazione anche con la morte improvvisa del bambino
nell'utero materno. Alcuni studi affermano che i figli di
fumatrici possono avere più difficoltà di apprendimento a
scuola, che tendono a manifestare reazioni allergiche con
frequenza e che corrono grossi rischi rispetto alla probabilità
di contrarre una patologia coronarica in età adulta.
I componenti del tabacco attraversano
la placenta e danneggiano facilmente il feto, causando un
rischio maggiore di malformazioni e di nascita di un bambino
morto, di morte del bambino o di un bambino di peso inferiore
alla normalità, inoltre influenza il decorso della gravidanza
aumentando le possibilità di un parto prematuro o addirittura
di aborto.
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